H-Farm continua a crescere: “Puntiamo su formazione e realtà virtuale”

Il primo semestre 2017 si chiude in crescita del 49% con quasi 22 milioni di euro di ricavi

H-Farm continua a crescere: “Puntiamo su formazione e realtà virtuale”

Quasi 22 milioni di euro di ricavi (in crescita del 49%), 86 nuove assunzioni da inizio anno e l’acquisizione di due nuove scuole. Più di 16 milioni di euro derivano dalla sola divisione Industry, in crescita del 27,7%. Sono i numeri del bilancio del primo semestre 2017 di H-Farm, l’azienda che è insieme un acceleratore di start up, un polo di formazione e un partner per la crescita digitale delle imprese.

Studiare gli investimenti di H-Farm permette di conoscere in anteprima le prospettive del mondo digitale. «Stiamo investendo molto nell’educazione – dice a La Stampa il fondatore e amministratore delegato Riccardo Donadon –. Nella formazione in ambito digitale crediamo ci sia un grande spazio per le specializzazioni: settori come la realtà aumentata e la realtà virtuale stanno per esplodere e noi vogliamo stare al passo, è una grande opportunità».

Vanno in quest’ottica l’acquisizione, nei mesi scorsi, di Celi, società di consulenza digitale torinese specializzata nell’intelligenza artificiale e soprattutto il consolidamento di BigRock, eccellenza nei master di computer grafica. Si definisce un «istituto delle tecnologie magiche», forma giovani specialisti nell’animazione, nella grafica e nella realtà virtuale.

Il break even di H-Farm, previsto per il 2017, è ormai a un passo: «Ci stiamo ballando attorno – conferma Donadon – vorremmo riuscire a raggiungerlo già quest’anno. Se non ci riusciremo è proprio per gli investimenti che abbiamo fatto nel settore dell’educazione. Ma l’obiettivo è chiudere bene l’anno, con un risultato che immaginiamo ancora più rotondo rispetto a quanto abbiamo ottenuto nel primo semestre».

Per i prossimi anni l’obiettivo è di crescere ulteriormente: «Stiamo valutando ulteriori chiavi di sviluppo scalabili per migliorare i nostri risultati – spiega Donadon –. Siamo partiti lanciando il cuore oltre l’ostacolo, ora stiamo facendo le cose più in grande. Abbiamo ambizioni e modelli di mercato che ci hanno portato a una struttura da 40 milioni, partendo da una realtà che nel 2014 fatturava forse un milione di euro».

Articolo scritto per la Stampa, 28-09-2017

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