La paura dell’orco: l’allarme dell’Unicef per la violenza sui bambini

Quasi 300 milioni di innocenti fra i due e i quattro anni subiscono aggressioni psicologiche o punizioni fisiche a casa

La paura dell’orco: l’allarme dell’Unicef per la violenza sui bambini

Un numero sconvolgente di bambini, alcuni di appena un anno, è vittima ogni giorno di violenza, spesso da parte di chi dovrebbe prendersene cura. Succede nelle case, nelle scuole e nelle comunità di tutto il mondo: l’orco si nasconde ovunque. E spesso ha il volto di chi dovrebbe offrire amore e protezione.

Lo sostiene l’Unicef in un report: nel mondo tre quarti dei bambini fra i due e i quattro anni – quasi 300 milioni di innocenti – subiscono aggressioni psicologiche o punizioni fisiche a casa. Quasi 2 milioni e mezzo di giovani donne hanno riferito di aver subito molestie sessuali prima dei 15 anni. Quasi 17 milioni di adolescenti hanno bullizzato i loro coetanei. Un quarto dei bambini sotto i 5 anni – 176 milioni di individui – vivono con una madre che ha subito violenze dal partner.

Violenza senza confini

Il responsabile della protezione dei bambini per l’Unicef, Cornelius Williams, sostiene che «la violenza contro i bambini non ha né limiti né confini. Che siano piccoli schiaffeggiati in faccia, ragazzi costretti ad atti sessuali o adolescenti assassinati nelle loro comunità, comunque il dolore inflitto ai bambini continua a preoccuparci».


Un’educazione fisica

Il problema è che solo 59 stati nel mondo (Italia compresa) hanno leggi che proibiscono totalmente l’uso delle punizioni corporali nell’educazione a casa: più di 600 milioni di bambini sotto i cinque anni non hanno una protezione legale. È un fatto anche culturale: più di un miliardo di adulti, genitori o altri tutori, hanno dichiarato che la punizione fisica è indispensabile per crescere e formare i bambini.


 

Le punizioni corporali in classe

Sempre secondo il report dell’Unicef, quasi 130 milioni di studenti fra i 13 e i 15 anni sono vittime di bullismo. Inoltre, 732 milioni di bambini in età scolare, fra i 6 e i 17 anni, vivono in Paesi dove le punizioni corporali in classe non sono del tutto proibite. Negli ultimi 25 anni ci sono state 59 sparatorie nelle scuole con almeno un ferito: tre quarti sono avvenute negli Stati Uniti. 


Le morti violente degli adolescenti

Ogni sette minuti, da qualche parte nel mondo, un adolescente viene ucciso. Secondo l’Unicef, solo nel 2015 82.000 adolescenti sono morti violentemente: due terzi sono stati assassinati, mentre gli altri erano coinvolti in guerre o conflitti. Sono particolarmente vulnerabili i ragazzi fra i 15 e i 19 anni, soprattutto se vivono in Medio Oriente. Se tutti i ragazzi al mondo affrontassero i rischi di chi è nato in Siria, ci sarebbe un adolescente morto ogni dieci secondi.


Questo non è amore 

Nel mondo, quasi 15 milioni di adolescenti fra i 15 e i 19 anni sono stati costretti al sesso almeno una volta nella loro vita. Nella maggior parte dei casi succede durante l’adolescenza per colpa di un amico, un compagno di classe o un partner. Solo nell’1% dei casi le ragazze vittime di violenza sessuale, sostiene l’Unicef, hanno ottenuto un aiuto professionale per superare il trauma.

Articolo (e grafici) per la Stampa, 01-11-17

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