Come sarà la città di domani: a Trento trenta startup per la smart city

All’Italian Innovation Day viene premiata un’app che permette di trovare facilmente parcheggio

Come sarà la città di domani: a Trento trenta startup per la smart city

Ci sono totem anti-inquinamento, biglietti virtuali per i mezzi pubblici che si convalidano via bluetooth e sensori che indicano dove parcheggiare. Sono prodotti già in commercio che stanno dando vita alle città intelligenti. Una trentina di idee innovative si sono confrontate martedì a Trento durante l’Italian innovation day.


Trento capitale delle smart cities

Il luogo non è stato scelto a caso: sulla collina che sovrasta Trento, a pochi metri dalla facoltà di Ingegneria, c’è la sede italiana di Eit digital, una comunità creata dall’Istituto europeo di innovazione e tecnologia. È una sorta di grande network dell’innovazione che ha il quartier generale a Bruxelles ma sedi in tutta Europa. Il centro italiano di Trento, dove dal 2012 lavorano 124 persone, è specializzato nella ricerca sul tema delle smart cities.

«In questo àmbito Trento sta facendo un percorso riconosciuto a livello internazionale – spiega a La Stampa Gian Mario Maggio, direttore della sede italiana di Eit digital – La Ieee, l’associazione degli ingegneri elettronici ha scelto dieci città in tutto il Mondo dove sperimentare l’evoluzione che porta alla nascita delle smart cities. E Trento è fra queste città».


Uno spazio per l’innovazione

«Con la nostra app non servirà più usare le mani per convalidare un biglietto sull’autobus: fa tutto lo smartphone in modo automatico via bluetooth». Stas Rumjancev è fra gli ideatori della start-up estone Turnit BiBo : «Vogliamo semplificare e incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici». Nel piccolo spazio dell’innovazione allestito a Trento si confrontano le idee su come dovranno essere le città del futuro. «Più sicure – dice Paola Balestri di Alert System – abbiamo ideato un sistema che permette di fare 7.200 chiamate in contemporanea e che è già utilizzato da 1.500 comuni. Il sindaco così può avvisare i suoi cittadini in caso di emergenza, come è successo a Carrara durante l’alluvione ».

Può sembrare incredibile, «ma in futuro le città potrebbero essere meno inquinate – spiega Paolo Tripodi, co-fondatore di IsCleanAir . Con una tecnologia brevettata, hanno creato dei totem in grado di assorbire ed eliminare in maniera naturale le particelle inquinanti – È una macchina che può essere installata ovunque nelle città: anche all’interno del bancomat di un fast food». Mentre si preleva, la macchina ingoia le particelle inquinanti e le raccoglie in una bacinella d’acqua che può essere svuotata nelle fogne perché non è più inquinante.


La gioia del parcheggio

A Trento alcune delle idee più innovative per le smart cities hanno partecipato a un concorso europeo, vinto da una startup tedesca. Si chiama Cleverciti ed è un sistema già sperimentato in alcune città: nel quartiere di Westminster a Londra, a Dubai e a Rotterdam. L’idea è di ridurre il traffico e le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, diminuendo il tempo in cui si cerca parcheggio. I sensori installati accanto ai parcheggi inviano in tempo reale all’app le informazioni su quali sono i posti liberi.

Nelle città oggi servono in media 20 minuti ogni giorno per trovare parcheggio, il che significa che un uomo spende quasi tre anni della sua vita cercando un posto per la sua auto. Ma non nelle smart cities dove, per vivere meglio, è importante anche il tempo risparmiato.

Articolo scritto per la Stampa, 29/11/2017

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