Adesso la figlia di Daniza è un’osservata speciale. F20 è un’orsa di 110 chili, nel 2014 era solo un cucciolo quando sua madre è stata abbattuta durante la cattura. Ieri sera, 18 settembre, F20 è stata catturata e subito liberata in val di Genova, in Trentino. Le hanno applicato un radio-collare. Così l’orsa potrà essere controllata a distanza con il gps: gli esperti del Servizio foreste e fauna della Provincia potranno sapere in qualsiasi momento la sua posizione. E soprattutto potranno accorgersi se si avvicina troppo a obiettivi sensibili come alveari o greggi in recinto.

L’aspetto «innovativo» – sottolineano dal Trentino – è proprio nella tecnologia utilizzata per il radio-collare. La Fondazione Mach – un ente di ricerca scientifica, specializzato soprattutto nel settore agricolo e ambientale – ha messo a punto «un sistema sperimentale». Se l’orsa sta per raggiungere uno degli obiettivi, i sensori ne segnalano in anticipo, in maniera automatica, la presenza.

In questo modo si possono adottare due soluzioni, automatiche. O avviare dei sistemi di dissuasione: rumori o luci per far fuggire l’orsa prima che possa commettere danni. O impostare l’invio di un sms o di una chiamata. In modo tale che i proprietari dei beni protetti siano avvisati dell’arrivo dell’orsa.

È questo un modo per far convivere due esigenze: garantire la libertà (e la sopravvivenza) dell’orsa e prevenirne i danni, salvaguardando anche i greggi e gli alveari della zona. La figlia di Daniza, che è in ottima salute, secondo i Forestali «ha fatto registrare saltuariamente in passato comportamenti un po’ confidenti». In altre parole si è avvicinata più volte agli obiettivi sensibili, causando anche dei danni. Da qui l’esigenza di avviare «un monitoraggio più mirato».

Nel frattempo il quotidiano locale l’Adige ha condiviso un video amatoriale. Su una strada del Bondone, il monte che sovrasta Trento, si vedono i due cuccioli dell’orsa Kj2, l’esemplare abbattuto in agosto. La Provincia aveva già fatto sapere che i due orsetti stanno bene.

Articolo scritto per la Zampa, 20-09-2017

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