I malati di Alzheimer pedalano nei ricordi con Google Street View

L’idea di una scienziata svedese: Bike Around è una cyclette che permette di viaggiare virtualmente nei luoghi del passato. Così si stimolano fisico e mente dei pazienti

I malati di Alzheimer pedalano nei ricordi con Google Street View

Si parte per un viaggio, ma si resta fermi in una stanza. Si pedala lungo i sentieri dove si è cresciuti per rivivere i ricordi che la malattia sembra avere cancellato per sempre. Si chiama BikeAround, è un prototipo svedese presentato da Google, in occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer. Mettendo insieme una cyclette e Google Street View, con le immagini proiettate su uno schermo, i malati di demenza senile possono vivere un viaggio virtuale. Soffiando via la polvere che si è depositata sui loro ricordi.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ogni tre secondi c’è una nuova diagnosi di demenza senile: 46,8 milioni di persone ne soffrono. In Italia i malati di questa patologia sono un milione e 241 mila, ma la cifra è destinata a raddoppiare nel giro di trent’anni. In questo contesto, può la tecnologia dare una risposta o quanto meno un sollievo ai malati e alle loro famiglie?

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ogni tre secondi c’è una nuova diagnosi di demenza senile: 46,8 milioni di persone ne soffrono. In Italia i malati di questa patologia sono un milione e 241 mila, ma la cifra è destinata a raddoppiare nel giro di trent’anni. In questo contesto, può la tecnologia dare una risposta o quanto meno un sollievo ai malati e alle loro famiglie?

Anne Christine Hertz

Anne-Christine Hertz è convinta di sì. È un’ingegnere svedese che lavora all’Health Technology Centre di Halland, in Svezia, dove il BikeAround è stato creato. «Alcune settimane fa – racconta Hertz – ho incontrato Lars Jonsson, 75 anni, e sua moglie Ingrid. I due si sono sposati quando Lars aveva 40 anni e insieme hanno vissuto una vita felice. Ma lui oggi soffre di demenza senile».

Lars ha provato in esclusiva il BikeAround. «Mentre si accomodava sul sellino – spiega Hertz – Ingrid ci ha suggerito di fargli visitare la città e la chiesa nella quale si sono sposati. Il volto di Lars si è illuminato di gioia quando la chiesa è comparsa davanti a lui. L’espressione di sua moglie, quando ha capito che il marito si ricordava del luogo, è stata commovente»

Il sistema di BikeAround

Lo sviluppo di BikeAround, attualmente di proprietà della società di healthcare CamianoCare, è iniziato nel 2010: «Stavamo conducendo degli studi sulla demenza senile e abbiamo notato che non tutte le persone affette da questo disturbo avevano la stessa possibilità di fare attività fisica», dice Hertz. Da qui l’idea di sviluppare il prototipo, per unire alla stimolazione fisica a quella mentale. «Gli esperti ritengono che questo binomio stimoli la produzione di dopamina nel cervello e possa intervenire profondamente nella gestione dei ricordi».

BikeAround è ancora un prototipo, ma in prospettiva dal mondo della tecnologia, del virtuale e della realtà aumentata potrebbero arrivare ulteriori idee per contrastare i limiti dell’Alzheimer, una malattia che non ha oggi una cura. «I ricercatori di tutto il mondo – conferma Hertz – stanno cercando di sviluppare dei metodi che possano migliorare la qualità della vita delle persone affette da questo morbo».

Articolo scritto per la Stampa, 21-09-2017

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