Tutti gli uomini pro e contro il Presidente

Guerra di hashtag - Alcuni sindaci tolgono la foto di Mattarella, i sindacati lo difendono

Tutti gli uomini pro e contro il Presidente

Ci sono sindaci leghisti che come segno di protesta tolgono la foto di Sergio Mattarella dai loro uffici. I sindacati e le associazioni di categoria si rincorrono nel sostenere il Presidente: “Rispetto per la Costituzione”, scrive la Cgil. E poi ci sono le petizioni online pro o contro Mattarella, i post su Facebook e le classifiche di “trending topic” su Twitter. Da una parte i tricolori listati a lutto con l’hashtag “il mio voto conta”. E dall’altra, di senso opposto: “Io sto con Mattarella”.

La giornata di ieri è stata anche questo: il contrasto fra piazza San Carlo a Torino, dove migliaia di persone manifestano a favore di Mattarella. E i consiglieri dei Cinque Stelle che nella stessa città disertano per protesta il Consiglio comunale. Anche nella piazza della prefettura a Caserta viene organizzato un flash mob come segno di solidarietà al Capo dello Stato.

I gesti più plateali li hanno fatti alcuni sindaci. Nel bergamasco, Paolo Grimoldi – segretario della Lega – ha chiesto ai primi cittadini di togliere la foto di Mattarella dai loro uffici. Sei leghisti della Brianza hanno sostituito il ritratto di Mattarella con una statua di Alberto da Giussano. A Beura Cardezza – paese di 1.500 abitanti in provincia di Verbano-Cusio-Ossola – il sindaco ha messo le bandiere a mezz’asta in segno di lutto per lo stop al governo. Il prefetto gli ha imposto di rimetterle nella posizione corretta.

Alla fine è intervenuto anche Antonio Decaro, presidente dell’Anci (l’associazione dei Comuni italiani) e sindaco di Bari: “Prevalga la saggezza – ha detto – si recuperi il senso della misura: rappresentiamo tutti lo Stato”.

La Cgil ha usato twitter per far sapere la sua posizione: “Difendiamo le prerogative del Presidente della Repubblica e delle istituzioni democratiche – hanno scritto –. Nessuno si azzardi a pensare a una guerra alle istituzioni”. Toni simili anche per Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl: “Sono inaudite le reazioni e i toni usati nei confronti del presidente della Repubblica”.

Un passo ulteriore lo ha fatto Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia: “La protezione del risparmio degli italiani è la (giusta) preoccupazione di molti. Non c’è stata la stessa sensibilità – dal 2011 ad oggi – per la sua componente immobiliare”.

Articolo scritto per Il Fatto Quotidiano, 29 maggio 2018

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