Dopo l’uragano non possono lasciare l’isola, migliaia di animali abbandonati a Porto Rico

Le stive degli aerei sono sequestrate per trasportare beni di prima necessità. I quattrozampe non possono essere imbarcati con i passeggeri

È passato più di un mese da quando l’uragano Maria ha devastato Porto Rico, con venti che hanno superato i 175 chilometri orari. La maggior parte dell’isola è ancora senza energia e in condizioni critiche, ma per chi se ne vuole andare c’è un ulteriore problema: gli animali che pesano più di 20 libbre (circa 9 chili) non possono volare. Chi vuole lasciare Porto Rico e ha un animale domestico con sé ha due alternative: lo deve lasciare sull’isola o non può partire affatto.

Secondo The Daily Beast, il limite è imposto da quasi tutte le compagnie aeree di Porto Rico. Il problema è che le stive sono sequestrate, utilizzate per trasportare rifornimenti e altri beni di prima necessità. Esiste però anche un limite federale: gli animali che pesano più di 20 libbre non possono viaggiare a bordo con i passeggeri. Il risultato – spiega Sylvie Bedrosian, presidente di un’associazione animalista – è che circa duemila portoricani sono stati costretti a lasciare i loro animali sull’isola.

Fra l’altro i beni trasportati dagli aerei provengono dagli Stati Uniti e sono diretti a Porto Rico: al contrario, nel ritorno, le stive sono quasi del tutto vuote. Per un assurdo limite burocratico, il sequestro è attivo però su entrambe le rotte. Così, chi ha perso tutto per l’uragano peggiore degli ultimi 85 anni, può essere costretto ad abbandonare anche il proprio animale domestico. I rifugi dell’isola sono ormai pieni e i volontari sono ora costretti a prendersi cura anche degli animali lasciati negli aeroporti.

Articolo scritto per la Stampa, 25-10-2017

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