Gli studenti universitari a Fugatti: «Servono soluzioni per gli affitti»

Gli studenti universitari a Fugatti: «Servono soluzioni per gli affitti»

TRENTO. Più di quattro studenti fuorisede su cinque dipendono interamente dal reddito del proprio nucleo familiare. Ora, con il coronavirus, la crisi economica e l’incertezza su quando riprenderanno le lezioni, questi studenti si trovano molte volte in difficoltà, con l’obbligo di pagare un affitto di cui non usufruiscono. Il più delle volte, recedere dal contratto significherebbe pagare penali pari a tre o sei mesi.

Il consiglio degli studenti dell’Università di Trento ha inviato una lettera al presidente Maurizio Fugatti, all’assessore Mirko Bisesti, ai sindaci di Trento e Rovereto, al rettore e alla presidentessa dell’Opera universitaria. «Chiediamo di istituire un tavolo di discussione sul tema degli affitti con tutti gli attori coinvolti», spiega Edoardo Meneghini, presidente del Consiglio degli studenti. Oltre agli studenti, sarebbero invitati i rappresentanti di Provincia, Università e comuni, il sindacato degli inquilini e l’unione dei piccoli proprietari immobiliari.

«L’obiettivo sarebbe di trovare una soluzione comune e condivisa». Gli studenti sottolineano l’importanza di mettere in atto misure solidali per chi, fra loro, si trova in difficoltà. In che modo? Fondamentale è garantire la possibilità di ritrattare i termini del contratto, senza alcun tipo di penale. «Ma ci rendiamo conto che può diventare un problema per i proprietari», dice Meneghini.

Per questo, sostengono gli studenti, dovrebbe intervenire la Provincia. Che potrebbe rimborsare di propria tasca la cauzione, quando si accerta che gli introiti dell’affitto sono una fonte importante di reddito per il proprietario dell’immobile. Un’altra possibile soluzione è stata già sperimentata nel Lazio.

La Provincia potrebbe istituire un “bonus affitti” a cui gli studenti potrebbero accedere come finanziamento, se dimostrano che la propria famiglia si trova in difficoltà. Infine – ed è forse la cosa più immediata – l’Opera universitaria e la Provincia potrebbero esonerare dai pagamenti quegli studenti che hanno un alloggio negli studentati e negli altri appartamenti universitari.

«Gli studenti sono una risorsa importante per la città, dal punto di vista culturale e sociale, oltre che economico. E in questi giorni di difficoltà si sono messi a disposizione, anche per la raccolta dei fondi – dice Meneghini –. Pensiamo che sia giusto che vengano considerate le loro esigenze».

Articolo scritto per il Trentino, 29 aprile 2020

Scrivi una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.