Il sito che riscopre l’Orrore a 33 giri

Il sito che riscopre l’Orrore a 33 giri

Chi ha una collezione di dischi o cd – fatto ahimè ormai più raro nella generazione di mp3 e Spotify – ha sempre qualche vergogna da nascondere. Di solito abbozziamo una scusa del tipo: “eh sai, me l’hanno regalato”, per non ammettere che c’era un tempo in cui una certa canzone l’ascoltavamo a ripetizione. Per qualche motivo che ci sembra inspiegabile, motivato forse scientificamente dal fatto che negli anni i gusti musicali cambiano.

Musicofili del mondo, è tempo di riscoprire il vostro passato di vergogna! Un sito internet di un certo successo, attivo ormai da più di dieci anni, si è messo a raccogliere l’Orrore a 33 giri. È una fiera di canzoni e dischi francamente orribili, recensiti però con la cura che si deve ai capolavori. L’effetto stridente ha comprensibili conseguenze comiche, tanto che la pagina Facebook del sito ha da tempo superato gli 80 mila “mi piace”. E il sito rientra fra i finalisti dei Macchianera Internet Awards, gli oscar italiani del digitale. Tra l’altro non fra i siti di satira ma fra quelli musicali.

Perché in effetti l’ideatore del sito – Vittorio Papa, che nella vita è un pluriqualificato project manager che lavora a Dublino – ha intenti “diversamente seri”. Vuole riscoprire i capolavori del trash, dando loro una dignità tutta nuova. “Orrore a 33 giri” nasce dall’amore per la musica, è la catarsi di ogni patito delle sette note.


Forse ricordate Karim Capuano, uno fra i primi tronisti di “Uomini e donne”. Durante il suo passaggio da meteora nel firmamento televisivo, ha avuto anche il tempo di darsi alla musica. Con incursioni ancor più improbabili della sua carriera televisiva. L’apice, per così dire, è nel 2007 con “Così ti resta”. Definito da “Orrori a 33 giri” «un piccolo capolavoro underground dell’orrido».



E che dire di “Welcome to Rimini” di Ric Fellini? Uscita trentatré anni prima che i The Giornalisti dedicassero una hit estiva a Riccione. O ancora, sempre in tema estivo, l’imperdibile “Cocco bello” dei Coccobello (sic!).  Sono solo alcuni esempi a caso dei tanti “Orrori a 33 giri”, riscoperti dopo che il tempo galantuomo li aveva fatti dimenticare. Uno stimolo per tornare nella nostra cameretta, ritirando fuori quei dischi della vergogna. “Eh sai, me lo hanno regalato”. Play.

Questo articolo è stato scritto per il mio blog e non è stato sinora pubblicato altrove

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