Russiagate, anche su Google e YouTube le pubblicità per influenzare le elezioni americane

Lo rivela il Washington Post: “Spesi migliaia di dollari per creare disinformazione”

Russiagate, anche su Google e YouTube le pubblicità per influenzare le elezioni americane

Non solo Facebook e Twitter. La Russia avrebbe utilizzato anche le piattaforme di Google – come YouTube, Gmail o DoubleClick – per interferire sulle elezioni americane del 2016, diffondendo notizie false o non accurate. Lo rivela il Washington Post, citando fonti vicine all’azienda di Mountain View. Gli investitori russi avrebbero speso decine di migliaia di dollari in pubblicità, durante la campagna elettorale che ha poi portato alla vittoria di Trump.

Se le indiscrezioni fossero confermate, il caso – il cosiddetto Russiagate – si allargherebbe ulteriormente. Innanzitutto perché Google gestisce il più ampio giro di affari in pubblicità su internet. Ma c’è di più: i nuovi investitori russi non sarebbero gli stessi che hanno operato su Facebook e Twitter, dando vita a delle vere e proprie “fabbriche di troll”. In altre parole – scrive il Washington Post – sarebbe un segnale ulteriore «degli sforzi della Russia per diffondere la disinformazione sul web».

Un mese fa Adam Faville, portavoce di Google, aveva rassicurato – proprio in un’intervista al quotidiano americano – che non c’erano «evidenze di una possibile campagna pubblicitaria di questo tipo». L’azienda americana aveva comunque avviato un’inchiesta interna e le indagini sarebbero ancora in una fase iniziale.

Il primo novembre i rappresentanti di Facebook e Twitter testimonieranno di fronte alle commissioni del Congresso che indagano sul Russiagate. Anche Alphabet, la casa madre di Google, è stata invitata a comparire, ma per il momento non avrebbe ancora accettato.

Pubblicato per la Stampa, 09/10/2017

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