Fra le 300 e le 400 tartarughe marine sono morte nell’oceano e sono state trovate a circa sette miglia nautiche da Bahía de Jiquilisco, a El Salvador. Al momento non si conoscono le cause della moria, la maggior parte delle tartarughe – che galleggiavano alla deriva – erano già in uno stato avanzato di decomposizione. La notizia è stata condivisa in Twitter dal Ministero dell’ambiente guidato da Lina Pohl.
Se desconoce qué provocó la muerte de las tortugas marinas que fueron localizadas ayer frente a la Bahía de Jiquilisco pic.twitter.com/4jNxJfCQQr
— MARN El Salvador (@MARN_SV) 2 novembre 2017
Colpa di un’alga?
Le tartarughe sono state recuperate e saranno sottoposte alle analisi di laboratorio per identificare le cause della morte. Gli esperti hanno ipotizzato che le tartarughe possano aver ingerito un’alga tossica.
Anche perché si ricorda un altro episodio simile. Fra settembre e ottobre 2013 un centinaio di tartarughe erano morte sulla spiaggia. Allora le analisi avevano confermato che la colpa era proprio della neuro-tossina prodotta da un’alga durante la cosiddetta marea rossa.
Le tartarughe in pericolo
Questa volta le tartarughe morte sarebbero ancora di più e la notizia preoccupa gli ambientalisti. A El Salvador ci sono infatti alcune delle specie più a rischio del pianeta, la cui sopravvivenza è già normalmente in pericolo.
Questi rettili – di origine antichissima, dal grande fascino e dalle straordinarie capacià natatorie – sono stati decimati sia per colpa dei cambiamenti climatici sia per la presenza troppo invasiva dell’uomo.
Articolo pubblicato per la Stampa, 4-11-17