Nasce a Urbino l’app che rileva le buche nelle strade con lo smartphone

Nasce a Urbino l’app che rileva le buche nelle strade con lo smartphone

URBINO – Se il passaggio di Burian ha lasciato dietro di sé strade groviera, con buche nell’asfalto nella nostra provincia, oltre che in diverse altre zone d’Italia, una risposta arriva dall’Università di Urbino. Un team di ricercatori, guidato dal professor Alessandro Bogliolo, ha ideato SmartRoadSense, un’app che traccia lo stato di salute delle strade, studiando le vibrazioni del cellulare quando è in auto. I dati sono raccolti in forma anonima e possono servire anche per gli amministratori comunali: “Così hanno un quadro completo della situazione per pianificare la manutenzione”, spiega il professore al Ducato.

In realtà, l’app esiste già da qualche anno e ha anche ottenuto un finanziamento dalla Commissione europea. Bogliolo vuole ora sfruttare le recenti polemiche sulle buche nelle strade per darle più visibilità: perché più persone la utilizzano e maggiore è la sua efficacia. “Il nostro sistema – spiega – raccoglie, aggrega e rende disponibili i dati. Sono tanto più aggiornati tanti più sono gli utenti che ce li inviano”.

Come funziona l’app

L’app è gratuita e, una volta avviata, può essere tenuta accesa in sottofondo mentre si fa altro con il cellulare. Ma come funziona? “Ogni smartphone ha degli accelerometri che sono in grado di captare le vibrazioni, comprese quelle che subisce il cellulare quando noi lo teniamo in auto – spiega Bogliolo –. Studiando i dati che abbiamo raccolto, abbiamo calcolato quali fossero le vibrazioni causate dal normale utilizzo dei veicoli. Gli algoritmi riescono quindi a eliminare dal rilevamento le vibrazioni naturali: quelle che rimangono le attribuiamo all’irregolarità della strada”.

“Tutti i dati sono trasmessi al nostro server insieme all’indicazione geografica di dove sono stati raccolti – aggiunge il professore – Sul sito Smartroadsense.it ci sono mappe che mostrano, con colori diversi, la qualità delle strade di cui abbiamo già i dati”.

Una misura oggettiva

Il sistema fornisce così la misura oggettiva dello stato di salute delle strade: “Chi usa l’app può contribuire all’interesse pubblico, senza il livore che impedisce di essere oggettivi quando si fa una segnalazione in municipio, soprattutto se si è arrabbiati per qualcosa che non va. Quando ci saranno più utenti a utilizzarla, avremo anche la possibilità di dimostrare come le strade si deteriorano nel tempo e capire magari il motivo dei danni: sono informazioni che non esistono altrove e che sono fondamentali per chi si occupa della manutenzione delle strade”.

Gli utenti che utilizzano l’applicazione sono già un migliaio e hanno mappato circa 40 mila chilometri. L’esempio virtuoso è quello del Comune di Pesaro: qualche anno fa ha installato l’applicazione sui cellulari dei dipendenti, riuscendo così a mappare in poche settimane, senza costi, il 100% delle strade della città.

Articolo scritto per Il Ducato, 14 marzo 2018

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