Addio alla batteria scarica e all’incubo di non avere il cavo con sé. Presto i cellulari vivranno una rivoluzione tecnologica che riguarda le batterie. Si passerà dagli ioni di litio al grafene: un materiale che ne garantirà una durata maggiore, anche di 20 volte in più. Non solo: la ricarica sarà nettamente più veloce. In futuro potrebbero bastare pochi secondi per un’autonomia di diversi giorni. Ultimo aspetto positivo: l’usura negli anni è decisamente inferiore rispetto agli ioni di litio.
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Mentre in varie università del mondo (anche in Italia) sono stati sviluppati da tempo i primi prototipi, la sfida vera per le aziende è di abbattere i costi di produzione. Per arrivare così simbolicamente per primi e mettere in commercio uno smartphone con questa tecnologia, senza aumenti di prezzo. Al momento, sembra che Samsung sia in testa.
Nei giorni scorsi, Evan Blass – un blogger americano, famoso per la sua capacità di anticipare le notizie in ambito tecnologico – ha rivelato che Samsung sarebbe pronta a lanciare un cellulare con batterie al grafene già dal 2020, o al massimo dal 2021. L’azienda coreana riuscirebbe così a garantire una capacità maggiore, con una ricarica di appena mezz’ora. Senza per altro aumentare l’ingombro rispetto alle batterie attuali.
Il grafene è considerato il materiale del futuro per una serie di possibili applicazioni. È stato scoperto per caso nel 2004 in un laboratorio inglese da due scienziati. Per questo hanno poi ottenuto, nel 2010, il nobel per la fisica. È una forma di carbonio dello spessore di appena un atomo, teoricamente resistente quanto il diamante, ma flessibile come la plastica.
Articolo scritto per il Trentino, 18 agosto 2019