I secessionisti lombardo-veneti si erano costruiti un tanko, un carro armato artigianale, con il quale volevano partire all’assalto di piazza San Marco a Venezia. Ora la Procura di Rovigo ha rinviato a giudizio 31 di loro, mentre per altri 15 si è ritenuto di non procedere.
Era l’aprile del 2014: l’avventura dei secessionisti – che volevano ripetere un’analoga azione eclatante del 1997, in un luogo simbolico, per combattere per l’indipendenza dei Veneti – si era conclusa ancora prima di iniziare. In un capannone abbandonato nel Padovano, curiosamente chiamato “Arsenale”, i militari del Ros avevano trovato il carro armato in costruzione. I secessionisti coinvolti nell’inchiesta sono accusati di associazione sovversiva.
Al di fuori del tribunale, dove si è tenuta l’udienza preliminare, si sono radunati, controllati a vista, alcuni secessionisti con manifesti e striscioni, a cantare cori a favore dell’indipendenza. Lo scorso febbraio il Tribunale di Rovigo aveva condannato a due anni per associazione eversiva il bresciano Michele Cattaneo, ritenuto l’artefice del cannoncino del carro armato artigianale.
Articolo scritto per Il Fatto Quotidiano, 17 giugno 2018